martedì 6 settembre 2011

"Ho paura ad iscrivermi all'università, e poi non so nuotare"

Molti scrivono sulla mia bacheca o nell'area discussioni della mia pagina, facendomi presente che alcuni miei link su facebook incutono una certa paura ai neodiplomati che vorrebbero iscriversi all'università, allora una volta per tutte ho deciso di scrivere un articolo con il mio personale parere.
"Vale la pena iscriversi all'università"??
Senza fare troppi giri di parole, posso sicuramente dirvi: Si, questa è una risposta che avrei voluto sentirmi ripetere (spero di non aver sbagliato nessun verbo) tante volte nel lontano settembre in cui ero un piccolo e giovane diplomato alle prime armi.

L'università è un posto dove puoi conoscere tanta gente di un certo interesse, è un posto che ti forma e che ti fa vedere il mondo da altri punti di vista. Inizi a sfogliare con più piacere i giornali "seri", guardi più telegiornali informandoti di più e sei più attento alle cose che capitano nel mondo.

"L'università è difficile?"
Ovvio, è difficile come tante cose nella vita, anche lavorare, svegliarsi tutte le mattine, stare ore e ore concentrati è difficile. Bisogna vedere se siete davvero intenzionati a passare del tempo sui libri, a rincorrere i professori, a sostenere l'ansia pre esame, ma tutto questo è fattibile.

"L'università mi darà lavoro in futuro?"
Questa è una domanda a cui nessuno sa rispondere, nemmeno i nostri cari politici, di destra, di sinistra, di centro e anche quelli di ovest, nessuno può dirlo, soprattutto nessuno può garantirti che una volta laureato troverai un lavoro inerente ai tuoi studi.

"E allora perché fare tutta questa fatica??"
Ehi ehi, a questa domanda avevo praticamente risposto prima, comunque sia aggiungo che: siamo in un periodo di crisi, come sempre del resto, lavoro ce n'è poco, allora meglio studiacchiare nel frattempo e se ci esce anche qualche lavoretto perché no, laurearsi è innanzi tutto realizzazione personale, conosco tante persone che pur lavorando e percependo un degno stipendio vorrebbero tornare sui libri.

Se non studiate ora che siete dei giovincelli attivi e fancazzisti non ci riuscirete più.
Perciò se avete un po' di voglia di studiare, tanta pazienza e qualche soldino da parte: iscrivetevi all'università, del resto ce l'ho quasi fatta anche io non vedo perché non possiate farcela anche voi :)



4 commenti:

  1. Io, nonostante sia d'accordo con te però non la consiglio a cuore aperto.. leva la vita XD. e tornassi indietro non la farei.
    Anche se quando la finirò sarò soddisfatta di me!
    Il miglior modo di andare all' università è rendendosi indipendenti e pagandosela da soli, cosi per le difficoltà gli intoppi, gli esami che non vanno e qui e li, non devi rendere conto a nessuno se non a te stesso.

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  2. io consiglio a tutti di farla,almeno un anno,tutti devono provare.L'università è qualcosa di meraviglioso,come esperienza!
    poi ovvio,il solito discorso,ci sono tante ma tante cose in cui la nostra università fa veramente pena.però è bella l'università!
    l'unica cosa che a me dispiace,è che qnd mi sono iscritta io,non c'era molta informazione,o almeno,le più grandi riforme e l'apertura verso questo mondo,ha fatto un salto dignitoso 2 o 3 anni fa. I nuovi iscritti sono molto più consapevoli di quando mi sono immatricolata io!e ho 27 anni non ne ho 100!
    tornassi indietro rivaluterei molto di più corsi più specifici e funzionali!

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  3. Ma siamo matti! Se io potessi, non farei altro che studiare per tutta la vita! Non in Italia magari, sicuramente non alla Sapienza (argh, cervello crudele che mi ha fatto scegliere questa università malata)... però studiare è bello, ti apre la mente, ti fa conoscere aspetti del mondo e di questa realtà che sicuramente non conosceresti se iniziassi subito a lavorare.
    Gli anni universitari sono i più belli della mia vita (è vero che li sto ancora vivendo, ma sono sicuramente un passo avanti rispetto al tristissimo liceo di paese dove ho passato l'adolescenza)... oltretutto, insieme all'università in sè, consiglierei a chiunque di approfittare di erasmus, socrates, progetti vari, coraggio personale e qualsiasi altra cosa dia la possibilità di studiare per un periodo all'estero (da qui la mia quasi certezza che non rifarei l'università in Italia, ma probabilmente da qualche parte della Cina).
    Non rinunciate a questa opportunità se l'avete, suvvia. Ci sono paesi del mondo dove i ragazzi darebbero di tutto per affrontare questa vita di cui noi ci lamentiamo tanto (argh, sono scaduta nel moralismo, che schifo. Però è vero!)...
    e alla fine... la possibilità di cazzeggio e "vacanze" che ci dà l'università, ce la possiamo sognare una volta entrati nella VERA vita lavorativa! u.u
    - Zoe

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  4. In riferimento alla tua frase: "conosco tante persone che pur lavorando e percependo un degno stipendio vorrebbero tornare sui libri."

    Ecco un esempio lampante, io! ho deciso di tornare sui libri dopo 6 anni di lavoro e nonostante conciliare entrambe le cose sia davvero difficile cela sto facendo e sono contenta della mia decisione! anche solo come soddisfazione personale e chissà nella speranza di trovare un giorno un lavoro inerente con quello che davvero vorrei fare nella vita.
    Vivere lavoro e università sarà considerato folle da molti, ma vi assicuro che confrontare quotidianamente le due realtà, (conoscere già quella lavorativa e approcciare a quella universitaria) ti apre la mente ancora di più! Insomma, lavorando o no lo consiglio vivamente a tutti.

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